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La grande regista rapisce il pubblico della Tuscia - Fotocronaca

L'incanto della Wertmuller e del "suo" cinema

Viterbo - 31 luglio 2008 - ore 18,44

Lo spettacolo di Lina Wertmuller nelle foto di Walter Selva
Copyright La Velina

Ottavia Fusco
Copyright La Velina - Foto Walter Selva

La pianista Silvia Gangarella
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Il saluto finale
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- Racconto. Musica. Sensualità. Una serata di delicato e suggestivo spettacolo che ha visto la grande regista Lina Wertmuller raccontare, sul filo del ricordo e non solo, una raffinata e suggestiva storia del cinema mondiale. Peccati di allegria ha riscosso, ieri sera a Piazza san Lorenzo, non solo il gradimento del pubblico ma lo ha rapito per un paio di ore.

Come si faceva una volta davanti al fuoco, la regista ha iniziato da un particolare il suo racconto: il fumo di una sigaretta.

Le sigarette degli spettatori nei cinema e quelle che i grandi attori holliwoodiani fumavano sullo schermo. E, non a caso, le immagini dei grandi film americani venivano proprio visti attraverso le involuzioni del fumo nelle gremite sale di provincia.

Un racconto, quello della regista, che è passata da Hollywood ai grandi registi italiani, come Fellini e Luchino Visconti. Per tornare alla fragile e inarrivabile Marilyn.

Un racconto con il sottofondo magico delle grandi canzoni eseguite magistralmente da Ottavia Fusco, accompagnata al pianoforte da Cinzia Gangarella. Con Nino Rota, Louis Armstrong, Bacalov, Morricone grandi protagonisti.


Come ha spiegato la Wertmuller: “Peccati di allegria è una bella passeggiata musicale fra ricordi, emozioni e tutti i volti che queste musiche evocano nella nostra memoria”.

Uno spettacolo che è stato anche un omaggio al marito della Wertmuller: Enrico Job.

Un omaggio più sulll'onda della dolcezza che della melanconia.

Uno spettacolo, per dirla tutta, non solo gradevole ma bello che varrebbe la pena di replicare prima della fine del Tuscia Operafestival, magari un sabato.

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